La mia Storia
Diventare oculista è sempre stato il mio grande obiettivo.
Mi sono dedicato con costanza allo studio dell’oftalmologia, la branca della medicina che si occupa di prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie dell’apparato visivo, imparando dai migliori del settore.
Poi è arrivato il momento di mettermi in gioco, di realizzare ciò che davvero volevo fare nella vita.
Gli inizi non sono stati semplici: i primi incontri con i pazienti, le prime diagnosi (spesso tutt’altro che piacevoli da comunicare), i primi momenti in sala operatoria, i primi interventi.
Giorno dopo giorno la strada è diventata sempre più in discesa. Ho vissuto tante esperienze e ognuna mi ha insegnato qualcosa contribuendo a migliorarmi sia negli aspetti tecnici che in quelli relazionali.
Ben presto ho iniziato a raccogliere i frutti del mio impegno e della mia abnegazione con risultati eccellenti e il raggiungimento di grandi traguardi professionali.
Ciò che però mi dà un’enorme spinta a fare sempre meglio, è la gratitudine dei miei pazienti. Vedere la loro felicità per interventi andati bene, per aver risolto un problema e per essermi dedicato a loro nel modo in cui desideravano, è la vera bellezza di questo lavoro.
E quando penso a questo, ricordo sempre con soddisfazione un caso di uveite herpetica.
Si trattava di un uomo sui 40 anni al quale era già stata fissata l’operazione da un luminare del campo, ma che, secondo il mio punto di vista, non necessitava di nessun intervento. La mia diagnosi fu accolta con molto scetticismo ma seguendo i miei consigli la persona è riuscita a risolvere il problema senza essere operato.
E il lato più bello di questa storia sapete qual è?
Ora con questa persona non solo c’è un rapporto di stima ma soprattutto siamo diventati ottimi amici.